Feb
17
E’ l’ora dei ricercatori?
Periodicamente, con un tono tra il demagogico e il finis Austriae, si parla in Italia del tema dei ricercatori universitari e della ricerca in genere. I ricercatori, quelli assunti nell’Università , sono circa 25.000, percepiscono uno stipendio che parte dai 1200 euro/mese e arriva, dopo dieci anni di anzianità , a circa 2200 euro netti al mese. Si tratta di una figura introdotta con la riforma del 1980 (dpr 382/80) che prevedeva, per loro, solo compiti di didattica integrativa (seminari) e assistenza agli studenti (tesi, esami ecc.) ma non la cosiddetta didattica principale, i corsi propriamente detti. Quella è riservata ai professori. Poi ci sono altre figure, ricercatori precari nati dopo la riforma del 1980, che sono in attesa di un concorso: assegnisti di ricerca, dottorandi e dottori di ricerca, cultori della materia. Una moltitudine di persone che hanno di fronte a loro, spesso, solo la via dell’emigrazione in qualche realtà universitaria all’estero dato che i canali di accesso in Italia sono ingolfati e macchinosi. Leggi il seguito »